2 maggio 1999
Caro Andrea A.

Mens sana in corpore sano. Vedo che durante le vacanze d Pasqua hai seguito la massima latina, scorrazzando in bici e guadando torrenti. Meno male che qui non ci sono  pira×a. E neanche coccodrilli. Al massimo, nel guadare i torrenti hai disturbato qualche tro-ta sonnolenta.
Mi è molto piaciuto quanto hai scritto sulla guerra del Kosovo. Cercare chi ha ragione in una guerra è sempre difficile. Pare che la ragione si possa decidere solo alla fine. Ha ragione, pare, solo chi avrà vinto. Assomiglia un poco alla ragione del più forte. 
Ma anche se uno può essere d’accordo sul fine che la guerra si propone (nel nostro caso evitare la pulizia etnica e/o una crescente instabilità dei Balcani che alla lunga po-trebbe portare ad una nuova guerra mondiale), che dire dell’efficacia dei mezzi utilizzati per raggiungere quel fine? E qui i dubbi sull’intervento NATO sono ancora più grandi dei dubbi sul fine. Di efficace come bombe per ora ho solo visto quelle alla grafite, che fanno interrompere la corrente elettrica senza uccidere nessuno e senza distruggere niente. 
Quando mi occupavo di nucleare si parlava di bombe intelligente a neutroni. In quel caso le bombe uccidevano tutti gli uomini e non facevano alcun danno alle cose. Alla fine in una guerra con le bombe ai neutroni sarebbe rimasto un mondo pieno di case intatte ma tutte vuote. Un deserto. Meglio nessuna bomba. Comunque meglio le bombe alla grafite, se è vero quello che dicono su come funzionano.

Ciao 

zio Lucio